Pubblica ammenda
Gennaio 25, 2015Burocrazia australiana
Giugno 12, 2015Un paio d’anni fa ho trovato un annuncio sul giornale locale: cercasi persona interessata a leggere in italiano ai residenti di una casa di riposo.
Dopo aver letto per anni libri italiani alle mie bambine, temevo davvero che la mia carriera di lettrice “a voce alta” fosse finita. Invece no! Ogni lunedì ci ritroviamo nel nostro salottino/biblioteca, comodamente sedute, con scialletti e copertine e ci abbandoniamo a storie di guerra e tradimento, amori e passioni, drammi e tragedie!
Queste meravigliose signore, oltre ad essere splendide ed attente ascoltatrici, hanno valigie di storie da raccontare e, puntualmente, riesco a strappare qualche ricordo. Ed è da qui che sorge l’idea di raccogliere questi ricordi e trascriverli. Ne parlo con la mia amica Claudia, fondatrice di Expatclic, e mi propone di scrivere un articolo per il sito.
Le mie signore sono subito entusiaste di partecipare al mio progetto ed ecco qui il risultato: QUANDO IN AUSTRALIA SI ANDAVA IN NAVE – STORIE DI DONNE MIGRANTI
Buona lettura!
3 Comments
Un bellissimo racconto, cara Barbara!
Non deve essere stato facile fare un sunto di tutto cio’ che queste adorabili signore hanno voluto condividere con te.
Non mi ricordo se ne parlammo ma ho avuto la fortuna di intervistare Edda Azzola, la cui storia e’ raccontata nel museo dell’immigrazione di Melbourne.
Sono storie davvero tanto simili, chissa’ che non si conoscano. 🙂
http://www.amichedifuso.com/2015/03/23/cera-una-volta/
Grazie Serena, effettivamente la parte più divertente e’ stata la raccolta, la trascrizione un po’ meno ? Ricordo che mi avevi parlato della signora, vado subito a leggere!
[…] con un gruppo di anziani italiani, arrivati in Australia nel dopoguerra. Alcuni di loro, pur vivendo a Melbourne da più di […]